Una divoratrice di impressioni poetiche con la passione per l’eterodossia popolare.

Un inscatolatore di visioni quotidiane con una predilezione per gli ambienti chiusi e i volti aperti.

Una quattroruote, una macchina fotografica, un registratore e un taccuino.

Un viaggio autofinanziato perché i soldi pubblici non si sprecano e quelli privati si lasciano alle lobby – lo stesso vale per la speranza.

Un progetto dal titolo “Botànica – Studi di fotosintesi umane“, che è insieme luce, immagine, sostanza, identità e appartenenza.

Una mostra fotografica e non solo. Sui calabresi, per la Calabria.

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